MOSTRA FOTOGRAFICA: “In Abbazia in punta di piedi”

MOSTRA FOTOGRAFICA: “In Abbazia in punta di piedi”

La mostra fotografica relativa all’architettura e all’esperienza di comunità monastica dell’Abbazia di Chiaravalle è stata esposta presso la chiesa e il chiostro della rettoria di Sant’Egidio in Fontanella nei giorni dal 4 all’8 dicembre 2011.
Composta da diversi scatti: alcuni sono stati tratti da testi storici, altri più recenti, opera del giovane fotografo Malik Merlex Fonseka e altri ancora, dal più noto fotografo Andrea Pistolesi. La mostra è stata prodotta da Cilab.it (Laboratorio Stampe Digitali Certificate di Milano) e alcune delle opere esposte sono certificate Digigraphie by Epson.
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Gabriella Caramore

«Nessuno ha mai visto Dio. Se ci amiamo gli uni gli altri Dio rimane in noi...»

Meditazione di Gabriella Caramore nella chiesa di Sant'Egidio: "Il Dio dell’universo è il Dio della più piccola creatura”

“Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi”. Questo è il brano tratto dalla prima lettera di Giovanni su cui si è soffermata la riflessione di Gabriella Caramore, giornalista e saggista, la sera di giovedì 1 dicembre 2011 presso l’Abbazia di Fontanella di Sotto il Monte.
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Gianni Mura

Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci

Meditazione di Gianni Mura nella chiesa di Sant'Egidio: “Serve un cultura di pace, una cultura oltre la guerra”

Nella serata del 24 novembre 2011 l’Abbazia di Fontanella di Sotto il Monte ha ospitato il giornalista Gianni Mura attuale direttore, insieme a Maso Notarianni, di E-Il mensile, la rivista di Emergency, il quale si è soffermato sul brano del profeta Isaia “Trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci”.
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Sono forse io il guardiano di mio fratello?

Meditatio di don Angelo Casati nella chiesa di Sant’Egidio: «Dio custode e pastore»"


“Perdo pezzi
e tu li raccogli
alle spalle, Signore,
tu Dio dell’orfano e della vedova,
tu Dio dei frammenti,
tu hai compassione
del non intero,
dei pezzi di pane avanzati,
tu che non vuoi
che si perda nessuno.
Perdo pezzi di voce e di occhi,
di memoria e di cuore.
Dietro
alle spalle tu ti chini e raccogli”

In allegato è possibile scaricare il testo completo della comunicazione in formato pdf. tratto dalla sezione materiali/registrazioni del sito www.moltefedisottolostessocielo.it


Ama il prossimo tuo perché è te stesso

Meditatio del vescovo mons. Beschi nella chiesa di Sant’Egidio : «L’amore è il miracolo dell’incontro»"

«Molte fedi sotto lo stesso cielo», un percorso che Daniele Rocchetti delle Acli descrive come una ricchezza. «In questi itinerari e proposte d’incontro stiamo imparando a considerare l’altro come occasione di comunione. Siamo convinti che si cresce nell’ interreligiosità non quando si conoscono bene le altre religioni, ma quando si raggiunge la profondità della propria fede». Ad entrare nel profondo della fede e ad aprire la sezione della «Meditatio dello spirito» il vescovo monsignor Francesco Beschi con una riflessione su «Ama il prossimo tuo perché è te stesso». Monsignor Beschi, a Sant’Egidio in Fontanella di Sotto il Monte, regala alcuni frammenti attorno a quella che definisce la parola essenziale, il comandamento dell’amore. «In questo tempo così ricco– ha detto il vescovo – aspiriamo a qualcosa di essenziale. Qual è il comandamento più importante? Tutti i comandamenti si risolvono in un unico comandamento: "Amerai il prossimo tuo come te stesso"». Dalle pagine del Vecchio e del Nuovo Testamento il vescovo passa alle parole della comunicazione attuale, quelle del cinema in particolare. E parla del film di Olmi Il villaggio di cartone, o meglio di ciò che il film ha «scatenato». Monsignor Beschi non ha avuto ancora la possibilità di vederlo, ma dice di avere letto molto sulla pellicola. «Carità, legge e fede sono le questioni poste dal film – ha detto –. Nella storia il povero prete smarrito si lascia andare a questo commento: "Per fare del ben enon occorre avere fede". Ma chi dice di avere fede deve fare del bene, perché questo è il comandamento. Amerai…». Poi la riflessione si allarga e la domanda si infila in quel verbo così controverso: amare. «Per tanto tempo ho pensato che amare il prossimo significasse aiutarlo nel suo bisogno. Quando leggiamo la parabola del buon Samaritano ci sfugge un piccolo particolare, che solo uno ebbe compassione e l’aiuto è frutto di una compassione, fatta da due sentimenti viscerali e profondi. Il primo è la rabbia, che non accetta, che non sopporta, e l’altro è la partecipazione, che fa mettere a disposizione dell’altro tutto di noi stessi. Amare non è soltanto aiutare. Amare è il miracolo dell’incontro. Ci incrociamo, ci scontriamo, ma l’incontro nelle sue mille forme è un gesto d’amore, in cui gioco qualcosa di me». Non solo un comandamento, l’amare: monsignor Beschi lo definisce un «principio vitale», il criterio fondamentale su cui modellare la propria vita. Il titolo della riflessione, ispirato alla tradizione rabbinica, conduce alla conclusione. «Non è semplicemente la proiezione o il riconoscimento di me sul volto dell’altro. C’è un tu reale che non sono io. Un Tu misterioso che noi chiamiamo Dio. L’altro, l’Altro. Nella fede sta l’affermazione radicale dell’Altro, di quel Tu. Altrimenti non c’è amore, non c’è niente».

di Monica Gherardi

In “L’Eco di Bergamo”, sabato 15 ottobre 2011, p. 58


Festa della Rettoria di Fontanella


Quest’anno la ricorrenza di S. Egidio è stata per la nostra Rettoria un’occasione preziosa di preghiera, silenzio, ringraziamento e fraternità.

Preghiera e silenzio perché abbiamo voluto lasciare ampio spazio a momenti di intimità con Dio: giovedì sera, 1 settembre, la celebrazione eucaristica presieduta da don Giacomo, è stata preceduta da un tempo nel quale ciascuno ha potuto gustare il silenzio che da secoli caratterizza questi luoghi. Uno spazio ed un tempo per stare a tu per tu con se stessi e con Dio. Un’occasione per fermarsi, interrompere la frenesia del correre quotidiano e ridirsi le ragione della speranza che ci è stata donata. Don Giacomo ci ha poi regalato preziosi spunti di riflessione sulla figura di S. Egidio.

Ringraziamento e fraternità perché non solo abbiamo condiviso il Pane e la Parola rendendo grazie al Signore della vita per i suoi benefici, ma anche perché, con semplicità ed amicizia, abbiamo potuto condividere la mensa con chiunque si è voluto aggiungere alla nostra tavola.

Un grazie speciale a don Giacomo che, questo mese di settembre, compie 90 anni. Da più di sessant’anni è il “custode” appassionato e fedele della chiesa di Fontanella: il Signore gli doni salute e serenità, perché possa accogliere ancora per lunghi anni i pellegrini che giungono in questo eremo di pace.

Grazie a Carlo e Clara per i bellissimi segnalibro con l’immagine di S. Egidio raffigurata nella chiesa.

Infine, a tutti gli amici della Rettoria, un grazie sincero insieme agli auguri di ogni bene!


Convegno liturgico

Il mondo ha paura. Tocca ai cristiani portare speranza

Durante le giornate del 26-28 luglio si sono svolti all'abbazia di Fontanella di Sotto il Monte i seminari pastorali per le parrocchie dal titolo: "Chiesa e mondo. Alcuni problemi più urgenti. Gaudium et Spes, parte II ".

Il programma prevedeva i seguenti interventi:

26 luglio:
h. 17 Apertura lavori (mons. Alberto Carrara)
h. 17.30 "La Gaudium et Spes nella storia dei rapporti tra chiesa e società" (mons. Goffredo Zanchi)
h. 20.45 "Chiesa e società nei bollettini parrrocchiali prima del Concilio" (mons. Sergio Colombo)

27 luglio:
h. 17.30 "Oltre la modernità: prove tecniche di manutenzione umana" (mons. Lino Casati)
h. 20.45 "Una passeggiata nella post-modernità" (don Giuliano Zanchi)

28 luglio:
h. 17.30 "Matrimonio e famiglia nella Gaudium et Spes" (mons. Sergio Colombo)
h. 20.45 "Dibattito e conclusioni"

Le giornate di riflessione inoltre erano scandite dal momento della cena alle 19.30 e della preghiera insieme alle 22, che concludeva la sessione giornaliera dei lavori.
Per altre informazioni vedi l'articolo di Monica Gherardi: "Il mondo ha paura. Tocca ai cristiani portare speranza" in "L'Eco di Bergamo" - 28 luglio 2010, p. 48.


pesci-di-mare

Lettere Estive 2011

lettere estive 

Avviso ai naviganti – queste lettere non vogliono essere un trattato; sono dette estive per dirne la leggerezza. Non si pretenda più di quel che sono: un divertissement vacanziero, seppure mirato. Giusto per tenersi all’erta.
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Festa di Pentecoste

Domenica 12 giugno, solennità di Pentecoste, è stata l'occasione per un momento di festa nella comunità della Rettoria di S. Egidio.Durante la S. Messa abbiamo condiviso la gioia per il dono pasquale dello Spirito. Insieme abbiamo partecipato alla gioia di Adelaide e Valentino per il loro 50° di matrimonio; così come abbiamo augurato ogni bene ad Antonello e Monica per il loro compleanno. E' seguito quindi un momento di fraternità in Rettoria. Dal salame nostrano al vitello tonnato, dalla pasta fredda alle torte salate, dai dolci al vino: così tante cose sono state messe in tavola che sono avanzate ben più delle evenageliche dodici ceste! Un grazie a tutti per la generosità e soprattutto per il clima di famigliare amicizia.??


Anniversari matrimonio

Domenica 18 maggio, nella bella cornice della chiesa della Rettoria di S. Egidio, più di quindici coppie, circondate dai propri amici e parenti, hanno ricordato il loro anniversario di matrimonio.

In un clima fraterno e famigliare, c’è chi ha festeggiato il 55° di matrimonio, chi anche solo alcuni anni di vita matrimoniale; per tutti comunque abbiamo pregato affinché ciascuno senta, nei momenti belli ed anche in quelli più faticosi della vita famigliare, la presenza forte e rassicurante della mano di Dio.

Come piccolo segno augurale a ricordo della celebrazione è stato donato ad ogni coppia un fiore di magnolia in cera, quale simbolo di stabilità e perseveranza.