incontri

Numerosi sono i gruppi e i singoli che vengono all'Abazia. Alcuni solo di passaggio, per una preghiera dentro le antiche pietre che invitano esse stesse a un silenzio carico di speranza; altri per incontrarsi con il Rettore, singoli o a gruppi; altri ancora, in gruppi parrocchiali o associativi, per un ritiro spirituale che prevede anche una accoglienza nelle nostre ospitalità. Vi segnaleremo di volta in volta gli incontri più significativi.

  • Dal pellegrinaggio a Sotto il Monte degli aderenti alle comunità di don Dossetti, si sono staccati alcuni monaci per incontrare il nostro Rettore, in un pomeriggio denso di ascolto dello Spirito.
  • Più di 300 pellegrini di Comunità Cristiana, provenienti da tutta l'Alta Italia per un loro convegno a Sotto il Monte, si sono avvicendati a scaglioni nella mattinata di sabato nell'Abazia, per pregare nel ricordo di padre Turoldo.
  • Da un mese si stanno facendo riprese di un film su "L'annuncio a Maria" di Paul Claudel nella suggestione non solo del chiostro e della chiesa, ma anche dei sentieri nei boschi che circondano Fontanella.

Saluto di don Gianluca

Carissimi amici,
vorrei in primo luogo ringraziare don Attilio per aver accolto con grande generosità e disponibilità l’invito del Vescovo Francesco a dedicarsi alla Rettoria di S. Egidio. A lui un caloroso benvenuto certo che la sua presenza e le sue indubbie qualità non potranno che arricchire fruttuosamente la comunità della rettoria. Consentitemi poi di confidarvi che quando il vescovo Roberto mi chiese di prendermi cura, a suo nome, della Rettoria di S. Egidio, mai avrei immaginato la bellissima esperienza di questi anni: non solo un luogo speciale per spiritualità, raccoglimento e arte, ma soprattutto una comunità nella quale sperimentare l’amicizia e la fraternità in un modo del tutto unico.
Spesso ho pensato che fosse troppa grazia quella di essere qui, in mezzo a voi e con voi cercare di metterci, tutti insieme, con i nostri pregi e le nostre fragilità, alla sequela del Crocifisso Risorto, lasciandoci prendere per mano da Lui.
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Tabgha Mosaico

Festa della comunità di Sant'Egidio in Fontanella

Un giorno Gesù si trovava vicino al lago di Tiberiade ed intorno a lui c’era una grandissima folla. Disse allora a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?»
Filippo, scoraggiato di fronte ad un’impresa a dir poco impossibile, gli rispose: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Un ragazzo però si fece avanti, non sappiamo come si chiamasse, sappiamo solo che aveva cinque pani d’orzo e due pesci e che li regalò a Gesù.
Ma cos’erano cinque pani e due pesci per così tanta gente? Nulla o quasi nulla! Tuttavia, per la parola del Signore, quel poco bastò a saziare tutti i presenti e ne avanzò pure.
Noi pure ci siamo trovati intorno alla mensa del Pane e della Parola per celebrare il Mistero d’amore di Dio che si fa uomo, sale su una croce, risorge e si fa realmente nostro compagno di viaggio.
Ci siamo seduti ad un tavolo per mangiare e parlare, regalandoci tempo e amicizia, condividendo ciò che io ho portato per te e ciò che tu hai portato per me, perché l’io e il tu diventi il noi della comunità.
Abbiamo condiviso cinque pani e due pesci e il Signore li ha benedetti con il dono dell’amicizia e della fraternità.
Gli abbiamo presentato i cinque pani e i due pesci delle nostre fragili, ma per Lui sempre bellissime storie e il Signore ci ha regalato la sua Presenza: non possiamo non fare festa!


Anniversari 2012

Festa degli Anniversari

Domenica 29 aprile abbiamo voluto raccogliere, nella Celebrazione Eucaristica, il grazie al Signore di don Giacomo per il suo 65° di ordinazione sacerdotale e quello di molte coppie per una particolare tappa della loro storia coniugale. La festa degli anniversari è un’occasione per rinnovare il “sì” ad una storia che, tra fatiche e difficoltà, ma anche felicità e serenità, si scopre benedetta dal Signore. Circondati da figli, nipoti e amici abbiamo condiviso la gioia di molte coppie per essere arrivate a questo giro di boa e abbiamo augurato loro, di cuore, nuovi e più lontani traguardi. Non abbiamo neppure dimenticato coloro che ricordano un anniversario, anche se in un modo diverso: perché un compagno di viaggio è già nell’abbraccio del Padre, perché la loro storia di amore non ha potuto essere rinsaldata dal sacramento del matrimonio … per tutti abbiamo pregato, con quella serena fraternità, che vogliamo e cerchiamo di far diventare lo stile del nostro pregare.
Ai festeggiati è stata donata una piccola lampada ad olio perché, custodendo con cura la fiamma del loro amore, mai dimentichino quell’Amore Crocifisso e Risorto che prende per mano e conduce le storie di tutti e di ciascuno.
Nel chiostro della Rettoria non è mancato infine, ad allietare i presenti, un piccolo rinfresco ed un brindisi: ad multos annos!

Non ti pare meraviglioso?
Io non ti conoscevo,
tu ignoravi la mia esistenza.
Pensa: e se le strade della vita
sulle quali noi camminiamo
non si fossero mai incontrate?
Una inezia, un ostacolo qualunque,
e noi saremmo rimasti lontani,
non ci saremmo conosciuti mai.
Sono talmente convinto
che era necessario che noi ci incontrassimo
che questo pensiero mi fa paura.
Dovevamo incontrarci,
perché Qualcuno ci guidava.
Sul palmo della sua mano
possa la strada venirvi incontro
possa il vento sospingervi dolcemente
possa il mare lambire la vostra terra
e il cielo coprirvi di benedizioni.
Possa il sole illuminare il vostro volto
e la pioggia scendere lieve sul vostro campo.
Possa Iddio tenervi sul palmo della Sua mano
fino al vostro prossimo incontro.
Possa la sua leggerezza largamente benedirvi.


Fontanella, S. Pasqua di Risurrezione 2012

S. Pasqua di Risurrezione 2012

Abbiamo contemplato l’albero della Croce. Ci siamo lasciati abbracciare dall’impotenza di quelle mani inchiodate. Abbiamo sentito il cuore di Dio battere per ciascuno di noi, fino a spegnersi in un assordante silenzio.

Poi una voce ha squarciato i cieli, la terra e gli abissi: “E’ mio figlio, l’amato” ed è stata Resurrezione.

Buona Pasqua!


Vincent Van Gogh, Paesaggio marino, 1888

Veglia Settimana Santa 2012

Nella notte ci siamo raccolti in preghiera perché i misteri della nostra salvezza, che rivivremo in questi giorni della settimana santa, non ci trovino distratti e indifferenti. “Acqua”, “arca”, “nave” e “croce”: le parole che hanno illuminato la nostra notte.
Nell’acqua del battesimo partecipiamo alla morte e risurrezione di Cristo: scendiamo con lui nella morte per risalire con lui nella vita. Arca è la Chiesa, pellegrina nel mondo, salvata da colui che pende dal legno della croce.
“[…] vele di barche sono le chiese, mare poi è il mondo, nel quale la Chiesa, come una nave in mare, è sbattuta sì dalla tempesta, ma non affonda. Ha infatti con sé l’esperto timoniere Cristo […]. Vi è poi in essa una scala che conduce in alto alla cima dell’albero, sotto forma di un’immagine del segno della passione di Cristo, che ci trascina facendoci salire su per i cieli”.
Senza la nave di legno tenuta insieme dai chiodi non si può navigare in mare: senza il Cristo inchiodato alla croce non si può affrontare il male del mondo …
Siamo ritornati alle nostre case, nella notte, stupiti e meravigliati: possibile che esista un Amore così grande proprio per me?
     


Henri Matisse, Studio per "L'albero della vita", 1950

Cammino di Quaresima 2012

Nel segno dell'acqua inizia il cammino quaresimale della nostra comunità. Facendo memoria del nostro battesimo affrontiamo un tempo di conversione nel quale ritrovare le radici del nostro essere credenti.
Così presi dal fare, dalle cose e dalle nostre paure, ci dimentichiamo chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Sia questo il tempo propizio del viandante alla ricerca dell'acqua viva che disseta il desiderio di Verità che arde nel cuore di ciascuno. Poche cose nella bisaccia, quelle essenziali.
Una sola guida: il Crocifisso Risorto


Messa di mezzanotte - Natale 2011

Messa di mezzanotte - Natale 2011

Come pastori ci siamo ritrovati intorno al fuoco per raccontarci le nostre storie e condividere speranze e paure.
Sotto il cielo stellato, al freddo e al buio, piccoli viandanti nel tempo e nella storia, siamo stati raggiunti da un invito divino.
Convocati a contemplare con i nostri occhi prodigi insperati, ci siamo messi in viaggio, con le nostre lanterne, deboli e fragili fiaccole nella notte, finché davanti a noi si è spalancata la porta della casa di Dio.
Accolti dalla luce e dal calore del Mistero del Figlio di Dio fatto uomo, abbiamo contemplato meravigliati il dono della Sua Presenza, condividendo insieme la mensa del Pane e della Parola, mentre schiere di angeli lodavano Dio dicendo: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Buon Natale, di cuore, a tutti e a ciascuno!


Da le sés a le dò - da le dò a le dés (un ensòme de Nedàl en ferriera)

Testi: Silvio Gandellini e Enrico Re Associazione culturale Movente
In scena: Enrico Re
Disegno sonoro: Maurizio Rinaldi e Fabrizio Saiu
Oggetti di scena: Marilena Tocchella
Regia: Silvio Gandellini

Gli odori acri e persistenti, i rumori assordanti, le luci abbaglianti e il caldo insopportabile, l’aria irrespirabile, opprimente, nociva, il lavoro pesante, il pericolo, incombente e presente come un’ombra, sembrano dipingere il quadro di un luogo terribile, apocalittico.
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