Un giorno Gesù si trovava vicino al lago di Tiberiade ed intorno a lui c’era una grandissima folla. Disse allora a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?»
Filippo, scoraggiato di fronte ad un’impresa a dir poco impossibile, gli rispose: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Un ragazzo però si fece avanti, non sappiamo come si chiamasse, sappiamo solo che aveva cinque pani d’orzo e due pesci e che li regalò a Gesù.
Ma cos’erano cinque pani e due pesci per così tanta gente? Nulla o quasi nulla! Tuttavia, per la parola del Signore, quel poco bastò a saziare tutti i presenti e ne avanzò pure.
Noi pure ci siamo trovati intorno alla mensa del Pane e della Parola per celebrare il Mistero d’amore di Dio che si fa uomo, sale su una croce, risorge e si fa realmente nostro compagno di viaggio.
Ci siamo seduti ad un tavolo per mangiare e parlare, regalandoci tempo e amicizia, condividendo ciò che io ho portato per te e ciò che tu hai portato per me, perché l’io e il tu diventi il noi della comunità.
Abbiamo condiviso cinque pani e due pesci e il Signore li ha benedetti con il dono dell’amicizia e della fraternità.
Gli abbiamo presentato i cinque pani e i due pesci delle nostre fragili, ma per Lui sempre bellissime storie e il Signore ci ha regalato la sua Presenza: non possiamo non fare festa!