Abbiamo contemplato l’albero della Croce. Ci siamo lasciati abbracciare dall’impotenza di quelle mani inchiodate. Abbiamo sentito il cuore di Dio battere per ciascuno di noi, fino a spegnersi in un assordante silenzio.
Poi una voce ha squarciato i cieli, la terra e gli abissi: “E’ mio figlio, l’amato” ed è stata Resurrezione.
Buona Pasqua!