Siamo in guerra, e lo diciamo da europei, che quel lembo di terra ai confini, e fuori dai confini ancora, lo sentiamo parte della stessa geografia di terra e cielo, se non di storia: perché la storia, l’Ucraina, l’ha vista al margine di questo continente, per quasi nulla inserita. Se non, ultimamente, per quella grande disgrazia della centrale nucleare che è scoppiata, facendo di Chernobyl, per anni, una sorta di demone dai lunghi artigli, che non conosce confini. Gli Ucraini sono di tradizione cristiana, un bel po’ divisi tra confessioni – Chiesa cattolica latina, la Chiesa greco-cattolica, la Chiesa ortodossa che è in gran maggioranza, la Chiesa ortodossa dei Vecchi credenti, la Chiesa evangelica luterana, la Chiesa evangelica battista e varie altre denominazioni evangelicali – che per la verità non si amano molto, neppure oggi. E risentono di quel gas malefico che è il nazionalismo, appunto anche religioso. Così come quel loro nemico che sta scatenando, nuovo zar, la distruzione dei loro villaggi e delle loro città. Ex Kgb, al potere da vent’anni, si presenta come un uomo di profonda fede (nella nuova chiesa delle forze armate a Mosca si è fatto raffigurare in un mosaico, con la scritta la Crimea è nostra: il che dice tanto, se non tutto); va a messa (ma si direbbe che si nutre di un vangelo che neppure da lontano ha il soffio del Figlio di Nazareth!); e tra i suoi consigliori ci stanno ecclesiastici della destra ortodossa, che nell’arroganza dell’essere i meglio si alimentano di disprezzo. E alimentano odio. Hanno ragione quelli che sostengono che le religioni generano guerre? Hanno ragione quelli che scambiano le religioni per nuovi poteri; e gli danno ragione quelli che coltivano religioni di quel genere, cristiani e no. Ma pensare con una speranza fuori luogo che allora la Cina non potrà mai sostenere la Russia, così identitaria con la propria confessione ortodossa? Vi sono culti religiosi e a-religiosi. In Cina le confessioni di origine straniera non hanno fortuna. O si adattano al contesto cinese o nulla: e guai a indurre i minori a credere. In Cina si nasce atei, e si vive bene da atei: così nelle recenti disposizioni governative. Il che lascia spazio al connettersi di chi il soffio del vangelo non ce l’ha proprio, e chi impone di avere una sola fede: nel partito comunista (che poi si chiami ancora così un movimento che ha sposato in tutto il capitalismo, io ancora non lo capisco: con ricchi riconosciuti come tali, e servi della gleba che vivono lontano dalle città). Destra e sinistra, cantava Gaber, dove stanno? Negli anni settanta, terrorismi rossi e neri, si toccavano sugli estremi. Volete che due nazionalismi estremi non si incontrino? E forse meditando di farsi tra loro la guerra, prima o poi? Invitati a pregare per la pace, e certo! Ma che avesse ragione il mite san Tommaso d’Aquino quando scriveva che i tiranni si possono far fuori? Perché i popoli imparino: loro, i tiranni, non nascano dal nulla, ma sono germinati da uomini e donne che hanno come orizzonte il proprio, e non l’ombelico del mondo.