Si racconta che Mussolini avesse posto l’alternativa: burro o cannoni? E gli italiani gridarono cannoni. E così fu. E così fu la guerra. A qualche decennio di distanza, sembra che si sia ancora lì: cambia il tipo di armi, ed è cambiato il campo di battaglia, ma … siamo diventati un Paese incattivito, scorretto e violento come mai prima, secondo le parole di chi studia usi e costumi della nazione. E non consolano le parole di Umberto Eco: i social hanno dato diritto di parola a legioni di imbecilli. Perché i social sono oggi il gran campo di guerra di questa generazione: possono essere una fogna di cattiveria e bassezza. E nulla cambierà fino a quando chi insulta, diffama e chi minaccia potrà farlo impunemente. Alla faccia di chi si scandalizza quando si dice: il popolo è bue. Non è aristocrazia da intellettuali, ma puro riscontro di quanto sta avvenendo: che debba il Presidente della Repubblica ricordare che la legge Merlin – quella che chiuse le case chiuse – sia stato un buon primo esito per la dignità femminile; e che questo monito sia stata una risposta indiretta a un ministro – quel ministro che sta facendo carte false per diventare primo ministro! – che aveva appena ventilato la possibilità di riaprirle, le case chiuse, dice tutto: di quali argini occorra alzare per la smemoratezza che dilaga più che il Po quand’è in piena. Altro che smilitarizzare i cuori, come chiede Francesco papa; occorre innanzi tutto smilitarizzare i pollici: sennò, il che male c’è sarà inevitabilmente il ritornello di chi non si lascia toccare da alcun avvertimento. Atteggiamento proprio di chi deve assolutamente  crearsi il mondo nel quale vuole vivere, anche a prezzo di disprezzare o distruggere il mondo reale. Un appoggiarsi sul nulla, perché nulla è all’infuori di lui, come scrive Ortega Y Gasset: tra le favolose imprese del barone di Münchhausen, si racconta che si sia salvato dalle sabbie mobili tirandosi fuori per i capelli insieme al proprio cavallo. Appunto, è il diritto alla bugia: alle bugie che inventano delitti o li nascondono. Solo da ora? no, ma sicuramente più di ieri per la possibilità che ciascuno oggi ha di raggiungere il mondo: purché sia dotato di pollici semoventi, indipendentemente dalla testa. Anche se a volte ci si accorge che occorre molta testa per inventare la realtà che non è, per dunque innescare processi di annientamento: che è poi l’argomento principe che stabilisce l’esistenza del diavolo, l’intelligente senz’anima, il geloso del divino all’ennesima potenza. È difficile per chiunque pensare che la misericordia nell’aldilà tocchi a quanti hanno fatto dell’ipocrisia il loro sistema di vita. Difficile credere che la misericordia tocchi anche chi, come Hitler, ha posto all’inizio dello sterminio di ebrei delittuose menzogne. E difficile credere che si salvino dall’inferno quanti vorrebbero, oggi, mandare nell’esclusione chi è diverso da sé, dal proprio credo religioso o politico. Ma si sa: Dio è diverso da noi. Dio è difficile.