Se volete ottenere, non pregate per voi stessi. I santi in cielo, nel loro daffare per le raccomandazioni che gli arrivano a valanghe ogni minuto, secernono: queste di qua equeste di là. E al Padre eterno, che unico fa le grazie – persino il figlio Gesù va da lui a implorare, e questa è dottrina cattolica che potete sperimentare in ogni celebrazione eucaristica (bello questo Figlio di Dio che alza le mani con noi! e riempie le nostre parole del suo vento gagliardo d’amore!) – i santi portano queste di qua, solamente. Sempre molto ma molto più poche delle altre: le altre chiedono il rovesciamento del mondo a passare da se stessi, cosa che il Dio di tutti ha deciso che non si fa: il creato è lì, il suo disegno di amore non viene meno anche nelle peggiori giornate della nostra esistenza. E se io non vengo mai meno ad amarti, che ci sia o no la tua riconoscenza, sta certo, dice il Signore nostro Dio, che le cose finiranno a buon punto. Quando?, tu dici nella fretta di avere tutto e subito: abbi pazienza, il mio sguardo non ha bisogno di collirio, le mie braccia sono abbastanza ampie da accogliere ciascuno: fidati, dice il Signore tuo Dio. Se dunque vuoi ottenere, mettile in queste di qua, quelle in cui passa il meno possibile del tuo io. Meno del tutto, lo si capisce, non è pensabile: quando prego per un altro, c’è sempre un perché di amore. Ma prega per lui, per lei, per loro, e su di loro ci sia la ricaduta che chiedi: che ci sia guarigione da un male assassino per un prolungamento di giorni lieti sulla terra, o la guarigione della morte verso la Vita, nelle sofferenze terribili di un male incurabile. Nel mio ormai lungo cammino sulla terra, i santi hanno accumulato sacchi di mie preghiere messe da parte:  ma accanto ad esse, brilleranno sicuramente le tre, forse quattro delle queste di qua. Le migliori della mia vita. Quelle che personalmente non mi hanno portato neppure un iota in più, se non si calcola che ho trovato, in quelle due o tre raccomandazioni accolte – e accolte da santi diversi – la certezza della speranza che ero e sono davanti agli occhi di Dio. Quando ho pregato per gli altri. E ho ottenuto.