Torno dall’ospedale. La mamma di un amico ha avuto la sentenza che nessun figlio vorrebbe mai per sua madre. Come cerco di fare sempre, mi accosto lieve. Lei è sfinita, ma presente mi scruta con lo sguardo di chi non vorrebbe: ma chi vuole? Donna di fede, di grande preghiera, di una diaconia generosa per le opere del tempio. Anna potrebbe chiamarsi, accanto ad un Simeone nel giorno atteso da sempre, mentre guarda e ascolta: ho veduto la salvezza. Ma si è tristi: e come non esserlo, in questa annunciata vigilia così incognita. Cerca più volte la mano: non vuole essere sola. Mi raccomando: portare nei giorni della fatica un altro, è una benedizione, le dico. Acconsente, in occhi commossi. Torno dall’ospedale, per la superstrada: nella distesa di cielo che confonde la sua opacità con quella della terra, si staglia una stella luminosissima, là, nel sud che volta appena verso ovest. La stella della sera. Che sia o no la stella anche del mattino, adesso è lì, nella sera: che si mostri o no, una stella di luce che chiama c’è sempre. Ci precede sempre: nella bellezza di un’alba che promette un giorno ancora, o nella fiducia di una notte che non ti lascia brancolare impaurito. Certo ci sono i lampioni, luce gialla a segnare le strade. E anche, qua e là, ieri non c’erano, stanno apparendo le luminarie natalizie. Nella vita un soccorso lo trovi sempre, ma non è la luce di senso: prendi le attese che vedi, ma non sono la speranza che non vedi. Lì, sulla soglia , che sia dell’eternità o dell’incontro con un tempo nuovo, non può mancare la stella: di ben altra luce. Ho ringraziato, sceso dall’auto, per averla ritrovata qui, la stella nascosta dagli alberi di questa salita al monte. La stessa, di una luminosità unica nel cielo carico della pioggia che verrà. E mi pare d’averla recuperata per l’amico, per la sua sofferenza. L’ho ritrovata. E non solo per questo breve lasso di tempo. E semmai si nascondesse dietro una tempesta, o andasse dall’altra parte del mondo, ora so che c’è comunque, sempre: per quelli che amo, e per me. Soprattutto per quelli che mi amano. Puntuale ad ogni invocazione.