eh, sì

Qualche alto prelato, per altro dimesso pur senza togliergli diritti di porpora – anche se è stata evidente a suo tempo una sfiducia – si dice nella scia di quel primo Concilio, quando Paolo rimproverò Pietro, senza per altro togliere obbedienza a chi il Signore Gesù aveva messo a capo. Bello e giusto. Non fosse che s’incanala apertamente dentro quei suprematisti cristiani che – sulla scorta di quelli bianchi d’America  – finiscono per dirsi favorevoli all’attuale reggente, dovesse votare per uno dei due di là. E dunque sposa quella corrente di devoti non credenti che titolano le loro articolesse con “il trappolone dentro cui è finito di nuovo il Papa”. Che ormai ha dato loro le ultime armi per farlo fuori, mi è certo. Non con i veleni dei tempi dei Borgia, ma con quella prelatizia…

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Fratelli tutti

Un’enciclica che darà del filo da torcere alle pance dei detrattori di Francesco papa. Che sulla tomba di Francesco d’Assisi firma una lettera a questo Mondo che, nonostante quel che accade, si sta svagando su se stesso; e a questa Chiesa che è ancora fissata sul dare il cardinalato a certe chiese italiane che l’han sempre avuto: come se la porpora fosse un sacramento!; arrivando perciò – perciò! – a proclamare una Chiesa italiana in declino. Perciò! E non perché da molto tempo ha rinunciato ad essere incarnazione della rivoluzione del Vangelo, quella appunto che nella Lettera trova le sue espressioni da mal di pancia: “La perdita del senso sociale è camuffata da una presunta difesa degli interessi nazionali, e dunque da conflitti anacronistici, nazionalismi esasperati, risentiti e…

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