oggi

Abbaglio e illusione è sognare. E non dico dei sogni notturni, che finalmente sono riapparsi da alcuni anni nella mia soglia notturna: e lontani dagli incubi dell’adolescenza e della prima maturità, semplicemente imbastiscono desideri diurni inconsci che rasserenano per la sveglia che mi attende. Pacificanti, loro. Parlo naturalmente dei sogni ad occhi aperti, questi “sogni” che contaminano ormai tanti discorsi, in tante rive diverse. Perché non mi è mai piaciuto inseguire i sogni, sognare? Perché sono diversivi e devianti. Perché poi ci si sveglia, per trovarsi nei giorni che sono fatti di realtà. Per stare a noi: sognare una chiesa diversa dal Concilio in poi? E poi, invece, ci ritroviamo in una Chiesa che costruisce una assemblea piegata sulla pedofilia di alcuni suoi membri. Non che…

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il tempo

Oggi la neve si sta sciogliendo. Ed è sgradevole da sempre per me: quello sgocciolio dai tetti dice una fine, la fine di una bellezza, la fine del tempo bello. Tenendo separati sostantivo e aggettivo – tempo e bello – per dare segno ai tempi, per finalmente sapere di che condizione si vive, e in verità. Checché ne pensano quanti ormai usano beltempo e maltempo come fossero interscambiabili. E infatti, per i quanti, è beltempo se c’è sempre cielo azzurro – o anche cinereo, come succede con l’inquinamento che inevitabilmente si fa con il cosiddetto beltempo: quel che conta è non piova e/o non nevichi. Perché, appunto, è maltempo se piove. Non fa nulla che si soffra per due mesi di siccità: sconfiggete la siccità, ma non toglieteci il beltempo. Di contraddizioni è piena la terra, dice la…

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