Polittico di Sant’Egidio

Il polittico di Sant’Egidio tra i Santi, che fungeva un tempo da pala di un altare laterale della chiesa di Fontanella si compone di sei pannelli in legno di pioppo inseriti in un intelaiatura di legno di conifera che li dispone i tre ordini : pradella, ordine inferiore ed ordine superiore.Eseguita nella prima metà del Cinquecento da un pittore di ambito bergamasco, Giacomo Gavazzi da Poscante, l’opera si avvale di una sfarzosa cornice preziosamente intagliata, dipinta di blu, graziosamente ornata e dorata.
I pannelli della parte superiore raffigurano la Vergine con Bambino, San Sebastiano (a sinistra) e San Rocco (a destra); nella zona centrale Sant’Egidio abate seduto in trono e vestito con abiti pontificali, San Nicola di Bari e San Gregorio Magno.
Nel 1973 il polittico fu trafugato e depauperato della predella composta da tre tavole dipinte dal medesimo artista con il Redentore e quattro angeli (sulla pala centrale di copertura del tabernacolo) e sulle restanti i Dodici apostoli. Anche il fregio centrale, che separa l’ordine inferiore da quello superiore, è stato asportato durante questo furto.
La struttura architettonica esistente è composta da due semicolonne e due lesene che incorniciano l’ordine inferiore, da quattro lesene che incorniciano quello superiore e da tre cimase che sormontano il polittico.
Quest’opera, nel corso dei secoli, è stato spesso oggetto di restauro, ultimo dei quali nel 1997 quello dello studio Ferriani-Beccaria di Milano che, con autorizzazione della Soprintendenza, ha operato il totale risanamento della pala, includendo operazioni sia sulla struttura portante che sulle singole tavole dell’opera. Durante questo intervento si è agito sul retro della pala con la creazione di una struttura portante di alluminio, in sostituzione delle vecchie traverse lignee e si è attuata una pulitura dei dipinti, mirata alla rimozione di tutte le aggiunte posteriori. In particolare nella tavola raffigurante la Madonna con il Bambino, si sono rimosse oltre la vecchia vernice ossidata, anche numerosi piccoli restauri alterati più recenti, eseguiti in gran parte anche sulla materia originale. Sugli altri pannelli invece, sono state asportate le ampie ridipinture ottocentesche laddove possibile, senza compromettere la stesura originale (per esempio in San Gregorio Magno le ridipinture ridefinivano sia le mani guantate che la veste bianca del santo).
Attualmente, per motivi di sicurezza, il polittico di Sant’Egidio si conserva nel palazzo della Curia Vescovile in Bergamo, nel salone delle adunanze intitolato a papa Giovanni XXIII.

BIBL.
G. BERETTA, Inventario degli arredi sacri esistenti negli edifici di culto della parrocchia di S. Egidio in Fontanella, 1965/02/27, p. 8; L. PAGNONI, Le chiese parrocchiali della diocesi di Bergamo, 1974, Vol. II, pp. 806, 807; AA. VV., Per una politica dei beni culturali. Restauri 1961/1981, 1981, p. 106; AA. W. All’ Abbazia di S. Egidio in Fontanella, 1991, p. 38; U. ZANETTI, II monastero di S. Egidio a Fontanella di Sotto il Monte,1993, p. 116; F. ROSSI, Pittura anonima bergamasca del primo Cinquecento, 1980 pp. 57, 58; A. PINETTI / G. LOCATELLI, Catalogo generale degli oggetti d’arte della provincia di Bergamo, 1932, p. 38; FERRIANI e BECCARIA snc, Relazione di restauro, Milano, 1998.