divisivo o evangelico?

Qualche anno fa, in risposta a uno scritto di tal Socci (che nelle cronache future finirà a piè di pagina in una nota poco encomiastica) ,sapete, è quello che si è attaccato a una prima sconsiderata soffiata di un cardinale reduce dal Conclave, per dire che lui, l’eletto, non è Francesco, non è papa – che già scriverlo ti dovrebbe almeno farti chiedere ma chi ti sei? – solo per aver ripetuto, i conclavisti, una votazione a seguito di un conteggio errato; insomma volevo scrivere un pamphlet in risposta appunto intitolandolo È Francesco. Non ne feci nulla, preferendo, da qui, siglare note man mano che la marea, e si sentiva che sarebbe cresciuta, avesse portato a riva le proprie scelleratezze. Che è appunto quello cui stiamo assistendo: e non più con ciellini sfiancati o vaticanisti…

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Cose tante

Cose tante in questo volger dell’anno. Tra luci nevrotiche, ma non solo per vero, la morte di un ex-papa: della cui grandezza ho scritto al tempo della sua rinuncia. Per cui, avverto, quel che seguirà non vorrà diminuire, ma semmai più sottolineare lo specifico che è stata la sua presenza nella Chiesa. Se fate notare a qualcuno il bellissimo tempo uggioso, in cui nebbia e pioviggine hanno segnato alcune poche giornate, vi vedrete guardati male: gli amanti del sole anche se pallido, loro lo preferiscono comunque; a scapito di quel gelo che ristorerebbe terreni e corpi, e che manca a quest’inverno caldo oltre ogni misura di benessere. Anche se – il rovescio della medaglia – ci si sta augurando che continui a beneficio delle bollette del gas: per ricordare che di ogni cosa le scuole di…

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