sul treno

La grande luna sembra incombere sugli alberi della collina, ma dolcemente, con quel suo colore giallooro; un invito a farsi toccare; e basterebbe un saltello, ma ce lo si dice nei sogni, non in questa sera in cui splende, prima di nascondersi – narrano – dietro giornate di pioggia. È l’alternarsi delle storie che viviamo, la cruda indifferenza dentro cui nasconderemo il nostro natale: le donne dell’Iran? la guerra in Ucraina? Per un po’ sì, e poi la vita deve andare avanti, è sempre stato così, un gira-e-volta, un assestarsi dentro accomodamenti reali, e linguistici. Come il carico residuo inventato per disperati da non far scendere sul sacro suolo italico, da un fresco ministro imbesuito dalla carica; o come quell’utilizzatore finale riferito alla strage delle donzelle (strage si fa per…

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