Benvenuti …
… nel sito dell’antico Priorato cluniacense di s. Egidio in Fontanella, ora Cappella vescovile. La comunità cattolica che vive nella terra bergamasca, insieme al suo Vescovo Francesco, vi saluta con semplicità e cordialità. Sono passati più di novecento anni da quando Alberto da Prezzate fondò la chiesa di S. Egidio e il monastero benedettino adiacente. Le generazioni si sono susseguite nello scorrere dei secoli, come le stagioni, come gli eventi della piccola e grande storia degli uomini. Eppure mai han cessato di risuonare nella quiete del chiostro e all’ombra delle possenti mura di questa chiesa i passi dei viandanti. Qui sono passati uomini, con il loro carico di gioie e dolori, per rivolgere una preghiera, chiedere un aiuto, ascoltare la Parola, respirare la presenza dell’Assoluto. Nel cuore della collina, tra pietre sacre e preziosi silenzi cari al santo papa Giovanni e al poeta padre Davide Turoldo, qui sarete i benvenuti, qui dove tutto parla del Dio Trinitario Padre, Figlio e Spirito Santo, e del Crocifisso Risorto, che accoglie i passi di tutti e ciascuno. Qui, ci si fa tua compagnia, fraternamente, in questo angolo di storia che percorriamo insieme. Questa è la casa del Signore, questa è casa tua: grazie per essere qui tra noi e buon viaggio!
il Priore, rettore dell’Abbazia
l'Angolo
Autunno
Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
di Vincenzo Cardarelli
Ecco è l’autunno.
D’un verde più cupo, più gialli e più rossi,
gli alberi rendono freschi e dolci i villaggi dell’Ohio,
con le foglie che tremolano a un mite vento,
le mele pendono mature nei frutteti,
pendono i grappoli dai pergolati
(avverti l’aroma dei grappoli sui tralci?
Senti l’odore del grano saraceno, dove ronzavano, le api?).
Su tutto s’apre il cielo,
così limpido e calmo dopo la pioggia, e con mirabili nubi;
anche al disotto è tutto calmo, pieno di vita, bello;
il podere è in fiore.
di Walt Whitman
I lunghi singulti
dei violini
d’autunno
mi lacerano il cuore
d’un languore
monotono.
Pieno d’affanno
e stanco, quando
l’ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
di Paul Verlaine

ipse dixit
Un ragno stava a fa’ la sentinella
Per acchiappà un moscone ch’era entrato,
con un raggio di sole imporverato
da la finestra d’una fenestrella.
“Questo me lo lavoro di sicuro”
pensava “tutto sta che si decida
d’entrà nell’ombra e d’accostarse al muro”.
Ma er moscone, sbadato, se posò
su ‘na striscia de carta moschicida
e, manco a dirlo, ce s’appiccicò.
“Non s’era mai veduto” strillò il ragno
“un sistema più barbaro e feroce”.
Ma sottovoce disse “E mò, che magno?”.
Trilussa
Diario
avvento
Un brano, quello evangelico di questa prima domenica d’Avvento, costruito sull’angoscia delle cose che ci sfuggono, ma stimolante alla fiducia che il tracollo si muterà in nuova creazione. E dunque saper affrontare il “sia fatta la tua volontà” del Padre nostro a petto pieno, è dire la certezza che nulla si ritorcerà contro di noi, non la “tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada” perché “ in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a Colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore”. Divenire, andando verso l’amore, è prepararsi all’evento: l’incontro con lui che ci riconosce. È questo il segno che tra pochi giorni ci chiamerà, nell’anno giubilare di grazia, perché non ci cada addosso improvviso quel giorno: riconoscere veniente il Salvatore nella debolezza dell’Incarnazione. Debolezza che diventa salvezza se la si serve nei poveri, se la si nutre con il Pane della vita.
Sabato 1 novembre, nel pomeriggio. Saliti a piedi dal Santuario della Madonna del Castello di Ambivere, un’ottantina di scout maestri dei novizi provenienti da tutta la Lombardia, riempiono la nostra Abbazia per seguire la meditazione proposta da don Loris Fumagalli, assistente spirituale del gruppo di Bergamo. Prima del tramonto riprendono il cammino per raggiungere l’oratorio di Sotto il Monte dove saranno ospiti per la notte.
Ospitiamo in accoglienza per la notte di sabato 25 ottobre, don Manuel Belli con una ventina di ragazzi di terza superiore dell’Istituto Decio Celeri di Lovere. Don Manuel, loro insegnante di religione, li ha accompagnati a piedi da Bergamo fino a Fontanella, e poi la domenica a Pontida, alla scoperta dei due monasteri benedettini. Prima di ripartire, nel mattino presto, celebrano la Messa in Abbazia. >>> Nello stesso giorno, la mattina. Ospitiamo il gruppo catechiste della parrocchia dei Santi Martiri Anauniani di Legnano per una visita guidata all’Abbazia e per un momento di meditazione e preghiera.
Domenica 26 ottobre: riceviamo per l’intera giornata le coppie del corso in preparazione al matrimonio organizzato dalla parrocchia di Borgo Santa Caterina. Meditazione, celebrazione della Messa, pranzo condiviso, riflessione personale, sotto la guida del parroco monsignor Pasquale e delle coppie guida di riferimento. >>> Partecipano alla Messa di Comunità una ventina di aderenti all’Associazione Amici del Cuore di Torre Boldone, realtà attiva nell’ambito della ricerca e della prevenzione delle malattie cardiovascolari, che si ritrovano per pregare nel ricordo degli amici defunti e per chiedere sostegno e forza nello svolgimento della loro attività.
Nel fine settimana del 18_19 ottobre ospitiamo in accoglienza una dozzina di educatori della parrocchia di Costa Mezzate per due giorni di riflessione e formazione. Nel tardo pomeriggio di domenica rientrano in parrocchia per partecipare alla Messa vespertina e ricevere il mandato come educatori degli adolescenti.
Domenica 12 ottobre, nel pomeriggio visita guidata per una trentina di persone accompagnate da Andrea Mazzoleni del gruppo guida della città di Bergamo.
Ospitiamo in accoglienza la sera di sabato 11 ottobre una ventina di scout del gruppo Milano 1. Dopo aver vissuto la Cerimonia della Promessa e la celebrazione della Santa Messa al Santuario della Madonna della Rocchetta di Paderno d’Adda, nella notte raggiungono la nostra casa per il pernottamento. La mattina della domenica la dedicano alla riflessione dell’introduzione al Vangelo di Matteo, pagine che affronteranno durante l’anno. All’ora di pranzo la partenza verso la stazione dei treni che li riporterà a casa.
Sabato 11 ottobre, il gruppo Equipe Notre Dame della Valle San Martino si ritrova alla nostra Abbazia per un pomeriggio di ritiro e preghiera. La sera, a conclusione, la cena condivisa prima del rientro a casa.
Mercoledì 8 ottobre, mattinata di ritiro per i sacerdoti della CET 8 dell’Isola.
Domenica 5 ottobre, nel pomeriggio. Consueta visita guidata organizzata da Promoisola per una trentina di persone provenienti da varie zone della provincia.
Sabato 4 ottobre: pomeriggio di preghiera e di studio per un gruppo di adulti della parrocchia di Paladina accompagnati dal parroco don Ivan. Incontrano il Rettore per una conversazione su “La parrocchia e un nuovo modo sinodale di vivere il Consiglio di Chiesa”. >>> Nel primo pomeriggio don Luca Conti, vice rettore del Seminario minore di Bergamo, accompagna i tre ragazzi di quinta superiore e il loro prefetto in un pellegrinaggio a tappe di riflessione da Città Alta fino alla nostra Abbazia. A conclusione prima del rientro, dopo l’incontro con il Rettore, la preghiera nella nostra Abbazia.
Segnalazioni/Corrispondenze

daQui
Heri dicebamus – L’abbiamo detto con il cardinal Martini: Se ciascun popolo guarderà solo al proprio dolore; cui fa eco il cardinal Pizzaballa: Ciascuno è talmente dentro al proprio dolore che non trova spazio per quello dell’altro. E s’intende non solo Gaza e Ucraina, ma questa guerra mondiale a pezzi con 56 conflitti armati e 92 paesi coinvolti. E si deve annotare l’ingordigia delle leadership politiche – lo sceriffo di Washington; lo zar di Mosca, ex KGB; il massacratore attuale dei palestinesi – che accompagnano le tragedie attuali: popoli denutriti, e senza riparo sull’inverno che comincia? Contano gli affari e non la pace: l’appropriazione come codice dell’oggi, ormai fuori dal rispetto di quel diritto internazionale che ha guidato per decenni. E la tristezza per un’America cristiana bianco-suprematista, nutrita di una diffusa cultura razzista, antisemita e misogina, alimentata da una base che privilegia l’ignoranza sull’intelligenza. E, nella controparte, nessuna volontà di pace: aggredire, e che gli altri si adattino o sarà sempre peggio, con l’arroganza di chi vuol dominare comunque, privilegiando una cultura di stolta grandezza assorbita nei secoli.
Torna, in questi giorni d’Avvento, un proposito di attento giudizio per chi si affida alla parola del Signore: non essere frettolosi e superficiali, scavare a fondo, liberi dai criteri del mondo, che troppo spesso pretende risultati immediati, perché non conosce la sapienza dell’attesa. Anche là dove la speranza sembra non avere più spazio. Qualche tempo fa un altro cardinale, Parolin (per una volta scriviamo il meglio della categoria!) grida (eh sì!) “sono battezzato, sono credente, sono prete”: conoscendolo un poco, non si sospetta che volesse fare eco a qualcun’altra; voleva dire, contro accuse di parteggiare nel denunciare gli eccidi in Terra Santa: o ci si incarna da cristiani nella realtà del mondo, e dunque non si parteggia ma si sceglie; o si sventola l’essere cristiani quasi fosse una divisa che non comporta i rischi del prendere su di sé la pienezza dell’incarnazione.
Sì, c’è gente impaurita dal radicalismo cristiano; ammettono con te che ci vuole il vento bello dello Spirito in questa nostra Chiesa, ma aggiungono “però non tanto da spegnere le candele” – e se lo ripetono a difesa di uno status da sacrestia, da comparti da retrovie. Si spengono? Si riaccenderanno. Incarnarsi è accorgersi del mondo, e dell’ingiustizia che oggi prevalentemente lo governa. La pratica del culto, che pare preponderante per alcuni, non porta automaticamente ad essere compassionevoli. Prima che una questione religiosa, la compassione è una questione di umanità! Prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani. Anche per questo occorrono pastori nuovi, di testa e di gesti. Un proverbio ruandese insegna: “Anche se Dio veglia sul tuo gregge, tu cerca di affidarlo a un pastore vigile”. E la vigilanza è appunto la parola chiave che dall’Avvento può condurci oltre. Non aspettarsi nulla al di là del presente – arroccati nella indifferenza che genera la paura – spiega l’assenza di Dio nell’epoca che viviamo.
Sarà un Natale vero? tra tante dissipazioni e distorsioni? Per evitare che ci cada addosso – come già è successo nei tanti anni che ciascuno conta per sé – occorre riconoscere che il Salvatore viene nella debolezza della carne: la nostra e l’altrui. Solo così. E dunque chiede che siano sconfitti i potenti e presi in custodia i poveri. 28 novembre 2025
… e per non lasciarci mancare nulla – papa Pacelli aveva un’innata idiosincrasia per i comunisti e il comunismo, sorta quando era nunzio a Monaco e a Berlino, e un rivoluzionario comunista lo aveva minacciato con una pistola. Per quella paura, quanta irragionevolezza si è insediata nel corpo di generazioni di cattolici sarà cosa di cui tener conto per un eventuale beatificazione.
Informazioni

La chiesa abbaziale
è aperta dalle 8 del mattino fino al calar del sole.
La Domenica, e nelle feste del Signore e dei Santi, l’Eucarestia si celebra in Abbazia alle ore 10,30.
Per richieste personali al Rettore:
e-mail:
attobianchi@gmail.com
telefono: 035.4362202 (preferibilmente il mattino dalle 7,30 alle 8,30).
Per uso degli spazi della Rettoria:
telefonare o mandare sms al 339.3765458 o inviare mail:
giudittaperico@gmail.com

Apertura: tutto l’anno.
Attività: Esercizi Spirituali, Ritiri, Giornate di Spiritualità, Convegni. Ci si può far guidare o da propri referenti o dal rettore dell’Abbazia.Tipologia ospiti: sacerdoti, diaconi, religiose/i, giovani e adulti laici.
Ricettività: 20 posti letto disposti in: 1 camera singola, 1 camera a 5 posti letto singoli, 1 camera a 7 posti letto a castello. Una camera è dotata di servizio privato, le restanti camere sono dotate di servizi in comune.
Servizi: ogni giorno, possibilità di celebrazioni per gruppi.
Casa non attrezzata per accoglienza disabili.

Per disposizione vescovile in questa chiesa ordinariamente non si celebrano sacramenti di battesimo e matrimonio, se non per le persone residenti nella parrocchia_
COME RAGGIUNGERCI:
• auto e bus privati trovano parcheggi su via Fontanella alta e/o via Reg. Teoperga
• treno (la stazione più vicina, Terno, dista 4 Km)
• bus pubblici (la fermata si trova a 2 km)
PER DONAZIONI:
Cc bancario: Bianchi Attilio – Rettoria s. Egidio
Cassa rurale BCC di Treviglio s.c. – IT 73F0889952780000000370654
di Leone papa

Cinema – “Dai primi effetti di luci e ombre, il cinema è riuscito a manifestare realtà ben più profonde, fino a diventare espressione della volontà di contemplare e comprendere la vita, di raccontarne la grandezza e la fragilità, di interpretarne la nostalgia d’infinito. Il buon cinema mette in movimento la speranza, promuove la dignità umana, non sfrutta il dolore ma lo accompagna, lo indaga, narra l’avventura spirituale dell’essere umano. Cari antichi e nuovi maestri, fate del cinema un’arte dello Spirito. La nostra epoca ha bisogno di testimoni di speranza, di bellezza, di verità: col vostro lavoro potete esserlo, senza paura del confronto con le ferite del mondo e del mistero della fragilità”.
contrAppunti
















