Restauri architettonici

Altri lavori furono eseguiti negli anni ’50-’60, per interessamento di Papa Giovanni XXIII e ad opera dell’allora parroco don Giacomo Carminati.
Tra gli interventi, eseguiti dall’ing. Colombo Zefinetti, con l’approvazione della Soprinten­denza di Milano, si sottolineano: la demolizione della secentesca sagrestia addossata al fianco nord della chiesa, la demolizione della … sgraziata e deturpante sovrastruttura della canonica e della scala coperta, che serviva di accesso al campanile…, la ricostruzione della casa parrocchia­le… nelle proporzioni originarie ma discosta dalla chiesa…, la sistemazione dell’altare maggio­re, il rifacimento del pavimento (comprendente: una zona a quota zero nelle tre navate fino ai due pilastri quadrilobati, un tratto sollevato di un gradino corrispondente al transetto, un secondo tratto sollevato da due gradini, rispetto al precedente, in corrispondenza del presbiterio, e un terzo livello, sollevato ancora di un gradino, nell’emicerchio dell’abside centrale), il consolidamento delle colonne delle navate con le pose di plinti di cemento nelle fondamenta, la realizzazione di opere di sostegno dei muri perimetrali che presentavano evidenti segni di cedimento, la ricomposizione nel chiostro della tomba di Teiperga, che si trovava sotto il portico.