Sono stato a Gerusalemme

Non mi riesce di fare la cronaca che fu di don Angelo Roncalli al seguito del suo vescovo Radini Tedeschi, nel primo decennio del secolo scorso. Allora, gli Ebrei non erano rientrati dalle tante diaspore, con il beneplacito delle Nazioni Unite, per abitare un pezzo di Palestina sottratto agli abitanti insediati lì da millenni. Allora, non era ancora avvenuta la Shoah, la tragedia immane che sarebbe diventata lo scudo di un monopolio della sofferenza, contro cui si sarebbe scontrato ogni tentativo di ragionevolezza sui diritti degli uni e degli altri. E, allora, non si erano inaspriti gli avversari fino a generare le due stirpi contrapposte, entro i propri popoli: l’una che fa della distruzione di Israele il fine della vita, avvalendosi del sacrificio di giovani vittime umane mandate alla…

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