scontato

Ci è cascato anche Gramellini, che pure è un notista e scrittore per altro pregevole. Ma si sa , l’urgenza di una rubrica quotidiana può scusare. Dunque, se l’è presa con il prete che ha scritto, riguardo a una ragazza molestata, “se ti ubriachi e ti allontani con uno sconosciuto, cosa aspetti che ti succeda?”. Quel prete evidentemente dà per scontato che il violentatore sia esecrabile. Ed esecrabile da tutti, che sia o no un magrebino. Ma all’attenzione pone anche un richiamo alla prudenza. Le sta dicendo intanto che ubriacarsi obnubila; e poi che dovrebbe finalmente imparare da quello che succede ogni giorno, quando non si tira il freno dell’imprudenza nell’accompagnarsi a chiunque, sia persino il proprio ragazzo. Dato per scontato che i violentatori vadano isolati e rinchiusi, dove sta…

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Viaggio

Il mondo è altro da quello che si vive nel recinto della propria geografia. Si sa. Ci si mette in cammino per conoscere altri luoghi, altre culture, altri paesaggi: e dunque altra bellezza. E si scopre e si arricchisce. Ma c’è un viaggio che in questi giorni di Ognissanti i cristiani non si lasciano mancare. Ed è la visita ai camposanti. Ed è un viaggio. Una lapide, una storia. Qui, nel cimitero di Fontanella, piccolo e adagiato sulla collina – trattenuto da una muraglia che gli impedisca di scivolare a valle, ma alcune crepe impensieriscono – si trovano almeno una decina di sepolture di preti, qui nati o qui sepolti dopo una vita spesa per questo grappolo di case; e di seminaristi morti in giovane età, strappati alla loro vocazione e all’affetto dei genitori “da un morbo crudele nell’età…

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Frangente?

Come per tanti vocaboli del dizionario, c’è un senso proprio e un senso figurato. Frangente definisce “l’onda del mare che, per effetto del vento, piega in avanti la cresta rompendosi e spumeggiando”. Una immagine che ai poeti serve. Ma sarà per quel rompersi, che questo vocabolo in modo figurato si usa per una situazione particolare, per lo più grave. E l’inquinamento lo è, quello che sta patendo la pianura padana. Una cappa che nessuna pioggia per quanto invocata, e nessun vento ad oggi riescono a spazzar via. Ma sarà un frangente, o una realtà cui ci si dovrà assuefare? C’è anche chi di fronte all’invito a tener chiuse porte e finestre riesce a sorridere: a Torino sono usi a tener le porte aperte? Un sorriso sdrammatizza. Ma il dramma c’è, con profeti di sventura che calcano la mano…

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la grazia

Mi auguro che molti cattolici si siano chiesti chi sia stato Lutero – in questo anno, che tramonta alla fine d’ottobre, dedicato alla memoria della riforma protestante avviatasi cinquecento anni fa con quelle 95 tesi che forse sono state affisse, e forse no, sul portale della chiesa nel castello di Wittenberg. Chiedersi chi era questo giovane monaco non è secondario rispetto alla storia che ne è scaturita. Controverso fondatore, o solo uno dei tanti, Melantone e Zwingli tra gli altri, che si sono ribellati partendo da convinzioni diverse? non tutte teologiche, ma politiche, se non economiche? e poi accomunati dalla tradizione protestante in un unico movimento? Lutero la mente, gli altri braccia di una rivoluzione? Perché rivoluzione è stata, dalle sola fide, sola scriptura, sola gratia si…

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Ritornare

Ho avuto un’estate piuttosto impegnata. Ma qualche giorno di vacanza me li son presi, anche solo per ubbidire ai precetti di chi ti vuol ricordare che nessuno è indispensabile. Ma anche alla buona ragione che qualche distacco ravvicina meglio. E così mi son fatto le cinque giornate di Napoli. Cinque giorni su e giù per una città che è molte città. Una bellezza che sfianca e qualche disarmonia che respinge. Mescolate, neppure messe le une accanto alle altre. L’opprimente ponte della Sanità, che è il luogo più frequentato dai suicidi: e per cascare, con sofferenze racchiuse in attimi di disperazione, accanto alla chiesa di san Vincenzo, che è invece diventata luogo di un riscatto dei ragazzi del quartiere. Quando appunto alzi lo sguardo. Ma quando lo alzi, lo sguardo, t’accorgi che Dio ha…

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amicalità

Mi mancava, il buon odore della terra dopo un temporale; e questo vento che sibila tra i rami dei carpini, e l’ondeggiare dell’erba prima delle cadute delle falese, sui confini continentali della vecchia Europa. Non si ha bisogno di andare su Google – come si dice, intendendolo forse come un monte di conoscenza? – per combinare emozioni proprie con i versi di poeti che sono infissi nell’anima. In questi giorni di cambiamento del clima, dopo l’afosità di un’estate per altro benedetta, si può cogliere in maniera più sottile quanto avviene: come se i fiati affannati dell’estate finalmente lasciassero posto al respiro della mente. Che osserva e discerne persone e fatti. E se su di un fatto ne hai versioni diverse? La verità di quel fatto sta in colui cui decidi di credere: ma è una verità? o…

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7. un passo indietro /

acquarelli estivi Un prete di città don Bernardo non lo era mai stato, lui che veniva dalla cima delle valli. Eppure era stato mandato lì, alla soglia dei cinquant’anni, in una vicinia di una vasta parrocchia, a recitare gli ultimi anni della sua vita. Fino agli ottantotto che ora si misura. Gambe più lente, ma cervello sempre in azione: entri in casa sua e trovi pile di libri in corridoio, in soggiorno e persino in bagno. Oltre che, naturalmente, nel suo studio. Un prete di città divoratori di libri: per nutrirsene più delle minestrine che si prepara di ritorno dalle uscite per ministero. Una vita che, da solitario, non ha mai sofferto di solitudine. Occhi azzurri e ridenti, nei ritrovi di preti è la sua saggezza che riempie il daffare dispersivo altrui. Non che lo si cerchi molto: ma lo…

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6. Vino rosso, vino bianco /

acquarelli estivi Abita nella vasta parrocchia che ha ereditato dal vescovo ormai defunto. Ereditata come la dote per un figlio; tanto era per lui quel suo vescovo: un figlio; e si sa che ai figli si dà indipendentemente dai loro meriti. E infatti don Aurelio non è di quei parroci che si impongono per la forte personalità, costruttori di cemento e di piani pastorali; ma uno che si affida all’intuito, e la cui virtù principale di apostolato è la provvisorietà che si nutre della occasionalità. Sul pezzo, come dicono, forse non linguisticamente corretto, i suoi colleghi giornalisti; e dunque sul punto dell’oggi, e non di futuribili che finiscono per trascurare le domande quotidiane. Legge molto, e ascolta tanto, lui che si dedica alle erbe officinali, nella grande terrazza che prospetta sul…

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5. Voce del verbo percepire /

acquarelli estivi Si sa, quando meno sei accalappiato dalle cose da fare, tanto meglio i pensieri vengono a galla. E se poi ti cerchi anche un luogo che favorisce… Sulle rive dell’Adda, sotto quel salice imponente che struscia i suoi rami sull’acqua, don Santino il posto l’ha trovato. E alcuni tardi pomeriggi se li è presi, in quest’estate torrida che tutti descrivono con il verbo “percepire”. La percezione della realtà che non è la realtà: “sentono” tutti, uomini e donne, più caldo di quanto faccia. Così di dice, e si scrive. Con quale fondamento scientifico, don Santino non se lo spiega: se il termometro è a trentacinque, perché dovremmo soffrire a quaranta? Ma neanche tanto ci mette la testa. Che dicano e scrivano, al primo grosso temporale d’agosto si sarebbe tutto dissolto! Quello…

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4. Quando pensare è difficile, si smette di pensare? /

acquarelli estivi Che il parroco succedutogli snellisse cose secondo se stesso; e portasse segni nuovi, e chiamate anche più risonanti, non gli è dispiaciuto: è saggio a sufficienza (anche se non lo direbbe mai di se stesso) per riconoscere che ogni uomo, anche il migliore, non sfugge a un certo irrigidimento sui propri schemi. Anzi, don Sandro è contento per il rinnovato brio che si era un po’ spento nei suoi ultimi anni di servizio diretto. Quando è stato colpito da un infarto, ha anticipato le sue dimissioni da parroco. Troppo serio per poter condizionare una comunità alle paure che quella botta gli ha portato, paure sconosciute prima, ma ormai annidate: normale reazione psicologica, gli hanno detto i medici. Ma lui non ci sta. Non che sia un prete poco coraggioso; anzi, ha superato se…

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