cerchio magico

Una espressione usata (per la prima volta?) qualche anno fa riguardo al capo di una parte politica ben precisa, che si sarebbe poi estenuato, quel capo, in un condottiero molto muscolare, e più evidentemente destrorso. Ma da allora molti altri sono stati accusati di lasciarsi irretire da un cerchio magico: che sarebbero poi degli incensatori del capo, per impedirgli di andare oltre loro (ricavandone così benefici per le proprie azioni e le proprie idee). Insomma, loro imprigionano il capo, dentro una rete che fa credere al malcapitato – che tuttavia si rassicurerebbe in tale nube di incenso o di nebbia – facendogli credere il loro dire e il loro pensare come il dire e il pensare di tutti. Qualcosa che viene ora imputato anche al papa, e non da fonti giornaliste interessate da accanimenti…

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