Paura

Certo è il sentimento di questi terribili giorni, per uomini e donne di quella terra che non smette di sussultare, dopo la scossa che ha seppellito centinaia di familiari. Una paura ormai inscritta nella genetica di quegli abitanti, che non possono neppure sperare che quei fenomeni siano occasionali: loro e i loro nonni e i loro trisavoli sanno del ripetersi, a distanza di pochi lustri, dell’infamia delle viscere di quella terra. Una paura che tuttavia non li allontana, in una lotta che gli insegna, di volta in volta, a ricostruire e sempre un po’ meglio. I mostri, anche questo è nel loro nobile diénnea, si sconfiggono non arrendendosi alle loro zampate funeste. Ma di un’altra paura scrivo: di quella che è alimentata - in questo popolo di emigranti dalle Alpi alla Sicilia, per i migranti…

Leggere di più


Democrazia

A proposito di porsi delle domande, piccole sulle cose piccole e mediocri che spesso inceppano la vita, ma le grandi sul destino di questo umano che ci è imbastito su un divino: non da tutti percepito allo stesso modo, ma da tutti riconosciuto seppur sotto nomi diversi. Domande che hanno sete di verità: sete insaziabile per quanto a lungo si viva, ma lì ad alimentare una inquietudine che ascolta, e si fa in alcuni, con accenti più forti, profezia. Cioè, una risposta, per quanto velata, su quel che si vive per quel che ci aspetta: qui, in questo terzo millennio dell’era cristiana, e per l’immediato. Ad esempio, a volte mi chiedo se sono un buon cristiano: e naturalmente mi do risposte diverse a secondo di quel che vivo in quel momento; meno mi chiedo se sono un buon prete, convinto che un…

Leggere di più