Brutti

Commenti affettuosi, se volete, ma molto generici: se poi pensate che il titolo più grosso è ancora sulla pedofilia, capite che più che una condanna di quei delitti, è un prurito. Così la missione del papa nelle Americhe viene una volta di più messa in archivio, come se il suo passare dall’una all’altra America, da quella “comunista” a quella capitalista, non abbia segnato definitivamente un punto di non ritorno per le coscienze cristiane. Per loro: e non forse ancora per gli equilibri mondiali. È vero che a Cuba, seppur comunista, ha ricevuto un’accoglienza inimmaginabile; ma non hanno scherzato neppure negli States capitalisti - seppur connotati da un protestantesimo battagliero e da un cattolicesimo conservatore. È vero: è andato all’Onu ad insegnar loro a far l’Onu, come hanno…

Leggere di più


mostro

S’aggira per l’Europa da un secolo. Come un fiume carsico si spande, si rintana, e spesso minaccioso riemerge. Si camuffa, come un attore che impersona di volta in volta il dr. Jekyll o mr. Hyde. Ha in uso da sempre una camicia: può cambiare il colore da bruno a verde, ma l’anima, quella, non la cambia. Quella ha il colore nero della piccineria: un’anima rinsecchita, dalla pelle sgualcita. Il corpo, quel che si vede, no: fuori può ingannare con segni di filantropia. Persino di Robespierre si dice che avesse a cuore la felicità degli umili, una condizione degna per tutti: purché non “meritassero” la ghigliottina. Purché fossero dei “nostri”. Purché (è l’ultima versione dei camuffati) siano veri profughi, perché quelli li prenderebbero anche in casa propria – se avessero spazio, dato che…

Leggere di più


L’ angolo

Poesie brevi tutti i vicini pensano che noi siamo strani. e noi pensiamo lo stesso di loro. e facciamo tutti centro. (Charles Bukowski) Non provo invidia per nessuno quando mi fermo a guardare il vento sul pioppo. (Abbas Kiarostami) Che follia! Il mio cuore ogni volta che sente bussare apre la porta (Maram al-Masri)

Leggere di più


Da qui

daQui Bene, tutto bene... 2 – Non è che mi hanno letto, non ne ho la presunzione. E, tanto meno, non è che mi hanno riconosciuto la consulenza in quei seimila euro che mi sarebbero occorsi per il ripristino del saliscendi per disabili. Ma è un po’ che non ne vedo più la pubblicità: forse perché finalmente ne hanno colto l’insipienza. E infatti come si può dire che tutto va bene quando senti il dittatore russo dire a una infatuata studentessa italiana che da noi, sul suolo patrio, lui si è sempre sentito di casa? Solo perché con il nostro dittatorello della tv, nonché presedente del governo, si scambiavano il lettone e la trapunta? O come ripetere che uno scisma – sia esso quello tedesco o quello americano, l’un contro l’altro armati nel…

Leggere di più


gufare

Vive la maggior parte del tempo nel nido, ha cupi versi monosillabici, abita la notte. Dalla tradizione indiana a quella aborigena, dai miti classici di Grecia e di Roma alle teorie rinascimentali, il gufo è portatore di morte. Non proprio per tutti i popoli: in Siberia, forse perché già l’habitat è immagine di vuoto, lo si descrive come uno spirito benevolo. E per dirla tutta (ma non è tutto), i nativi d’America oscillano tra il vederlo come colui che custodisce la saggezza e lo scheletro della morte (forse la morte è vista come narratrice di salvezza?). Nella letteratura fiabesca il gufo è rappresentato come un animale saggio ed erudito: dotato di chiaroveggenza. Ma per tanti porta scalogna. E infatti gufare è tra i verbi più usati dalle tifoserie che si contrappongono. E fin lì uno…

Leggere di più