se giusti

Di retorica è piena la terra. Soprattutto alla vigilia di qualcosa che ci descrive o ci potrebbe descrivere. Alla vigilia di un voto: sia esso elettorale o religioso. Soprattutto se si è giovani e gli artigli della vita – illusioni, tradimenti, lontananze – non ti hanno ancora graffiato. E di abuso di frasi retoriche credo che nessuna abbia sofferto come quella di Voltaire: “Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente”. Ma non è bella? non è giusto che stia sulle labbra di tanti? Il problema è che non sta nel cuore. E se ne vedono le conseguenze, appena fuori dall’alone di virtuosità virtuale dentro cui ci si pensava amici del mondo intero. No: sarà politicamente…

Leggere di più


inganni

Entro in libreria, e tra i titoli che ho in mente vado alla scoperta di qualcos’altro. Per il mio tempo libero - non essendo un calciatore, non essendo un camminatore, non essendo uno smanettatore  (della categoria dei digitatori ossessivo/compulsivi di cellulari computerizzati), ma solo un passabile lettore – cerco nelle scansie dei gialli. Se i romanzi insegnano la vita più di un saggio, i romanzi gialli dispiegano l’intelligenza alle sfumature della vita. Narrazioni che non siano certo le rapide letture da viaggio in treno, ma i tomi degli scrittori soprattutto nordici che intrecciano psicologia, società, contemporaneità. Di questo mi convinco sempre più. E potete chiaramente capire che se trovo titoli che non tanto alla larga parlano di robe di chiesa, li prendo anche senza…

Leggere di più